Chirurgia del colon – Neoplasia

    La presenza di una neoplasia del colon può essere diagnosticata per via endoscopica con una coloscopia e con l’ausilio, dove possibile, della conferma istologica della lesione mediante biopsia, eseguendo prelievi di una piccola porzione della lesione. I prelievi eseguiti sono inviati ad esame istologico. L’esame istologico consiste nel visualizzare i prelievi eseguiti, dopo opportuna preparazione tecnica, con un microscopio.  La presenza di una lesione del colon con caratteristiche neoplastiche necessita un intervento chirurgico di asportazione.

    L’asportazione della neoplasia comporta la asportazione di una parte dell’intestino e il confezionamento successivo di una unione fra i due segmenti di intestino rimanenti. Talvolta, in casi particolari,  può essere necessario eseguire una deviazione temporanea dell’intestino, allo scopo di ridurre il rischio di fallimento della guarigione della unione delle due parti di intestino dopo l’asportazione della neoplasia.

    L’intervento di asportazione può essere eseguito per via laparoscopica, se le condizioni generali del paziente lo permettono. Infatti, ogni intervento chirurgico deve essere adatto alle condizioni del paziente, alle malattie preesistenti (età, diabete, malattie del cuore e dei plomoni, peso corporeo, ecc.) e alla sua volontà. Se non ci sono le condizioni necessarie per affrontare l’intervento per via laparoscopica, sarà necessario procedere facendo una incisione sull’addome del paziente. In qualunque modo sia possibile eseguire la procedura, l’intervento percorre le stesse tappe e con la stessa estensione di intestino asportata, sia che venga eseguito in laparoscopia che in modo tradizionale con la laparotomia. La differenza può sorgere nella fase dopo l’intervento, che tende ad essere più lunga nei pazienti operati per via tradizionale laparotomica.

    Una volta eseguito l’intervento il paziente necessita di un periodo di ricovero post-operatorio, variabile secondo il tipo di asportazione che ha effettuato. In genere è necessaria circa una settimana di degenza. L’alimentazione è ripresa gradualmente nell’arco di quindici giorni circa.

    Dopo la dimissione il paziente è seguito con visite ambulatoriali fino alla guarigione definitiva, in attesa dell’esito dell’esame istologico definitivo sul segmento di intestno asportato. Se si conferma la presenza di neoplasia, il paziente è inviato presso il locale reparto di oncologia per ulteriori accertamenti e le necessarie terapie di consolidamento e di controlli periodici di follow-up.

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