Appendicite acuta

    Cosa è

    L’appendice è una formazione vermiforme posta sul fondo del cieco, che è la parte iniziale del colon, in stretta prossimità della valvola ileocecale.
    La infiammazione dell’appendice comporta una appendicite, che può essere in forma acuta o cronica. 
    L’appendicite acuta si manifesta principalmente fra i dieci ed i trenta anni di età, ma tende ad essere progressivamente meno frequente con il progredire dell’età.
    L’appendicite acuta ha quattro gradi di acuzie, in forma crescente di gravità:

    • catarrale
    • fibrinosa
    • flemmonosa
    • gangrenosa

    Sintomi

    I sintomi dell’appendicite possono essere vari, ma in genere si manifesta con dolore addominale in sede periombelicale che progressivamente, con il passare delle ore, tende a spostarsi a livello della fossa iliaca destra, sopra l’inguine. Il dolore può essere associato anche a nausea, diarrea, disturbi urinari e dolore alla coscia destra; inoltre può comparire febbre, anche molto alta.

    La terapia varia con il grado di infiammazione dell’appendice,  anche se in genere è necessario il trattamento chirurgico.

    Una appendicite in fase molto iniziale con un lieve risentimento addominale può giovarsi di una terapia antibiotica per 24 ore, sotto stretto controllo clinico e laboratoristico.

    Un paziente con dolore diffuso a tutto l’addome, con sintomatologia che si accentua ai colpi di tosse, febbre alta, alterazione dei valori degli esami di laboratorio necessita di un intervento chirurgico.

    La diagnosi di appendicite acuta è clinica, in base alla sintomatologia riferita dal paziente ed ai reperti obiettivi al letto del paziente. Altri esami strumentali (ecografia addome, TAC addome) possono fornire ulteriori indicazioni in casi difficili o con patologie concomitanti importanti che devono sempre essere valutate.

    Intervento

    Se c’è l’indicazione chirurgica, l’intervento di appendicite può essere eseguito con tecnica laparoscopica.

    Appendicectomia laparoscopica: posizione strumenti

    Appendicectomia laparoscopica: posizione strumenti

    Per l’appendicectomia laparoscopica il paziente necessita di una anestesia generale, dopo attenta valutazione anestesiologica.

    Si eseguono in genere tre incisioni sull’addome per inserire l’ottica laparoscopica e due strumenti operatori che permettono di asportare l’appendice.

    In qualunque momento dell’intervento, il chirurgo operatore può decidere di convertire l’intervento in una laparotomia per garantire una costanza di sicurezza al paziente, in casi di particolare difficoltà o per sopraggiunta instabilità delle condizioni del paziente.

    Al termine dell’intervento, il chirurgo può decidere di inserire un drenaggio chirurgico.

    Il paziente, se necessario, viene sottoposto a terapia antibiotica dopo l’intervento, con infusione di liquidi per via venosa. In base alle condizioni del paziente si decide di reinserire una cauta alimentazione per bocca. Se tutto procede regolarmente, la dimissione può avvenire dopo 48 – 72 ore dall’intervento, con indicazioni per terapia antidolorifica e medicazioni chirurgiche successive.

    Un appendicite acuta può essere un grave insulto all’organismo per la presenta di peritonite, che può arrivare fino a quadri estremamente gravi di shock settico.

    Convalescenza

    La convalescenza dipende dalla entità della appendicite: alcuni giorni per una appendicite in forma lieve, alcune settimane per le forme più gravi. La convalescenza dipende anche dalla presenza di altre patologie pre-esistenti alla malattia (per es: diabete, cardiopatie, insufficienza renale, alterazioni della funzione del fegato).

    Dieta

    Si consiglia inizialmente una alimentazione leggera, senza eccedere nelle quantità di cibi, soprattutto quelli grassi e che fermentano con produzione di gas. Nell’arco di quindici giorni circa l’alimentazione può tornare normale.

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