Chirurgia delle ernie – Ernia epigastrica

    Cosa è

    L’ernia epigastrica è una tumefazione o un rigonfiamento generalmente collocato sulla linea mediana dell’addome fra la parte bassa dello sterno e l’ombelico. Talvolta viene indicata come ernia della linea alba. Può essere molto piccola in giovane età e diventare progressivamente più grande.

    Cause

    Si forma attraverso delle zone di debolezza congenita della parte mediana dell’addome, a lato dei muscoli retti addominali, in genere nel punto di passaggio di un vaso sanguigno. Può comparire ed accrescersi dopo sforzi addominali violenti o dopo la gravidanza.  Può essere di piccole dimensioni e gradualmente raggiunge volumi più elevati per effetto della pressione addominale. Si caratterizza per la fuoriuscita di tessuto adiposo, ma talvolta anche per la fuoriuscita di parte dell’intestino via via che l’ernia diviene più grande.

    Sintomi

    La sintomatologia di esordio è in genere caratterizzata da un gonfiore di piccole dimensioni, che scompare in posizione distesa e si accentua in posizione eretta. L’ernia epigastrica può dare una sintomatologia lieve che progressivamente tende ad aumentare. Il sintomo più comune dell’ernia epigastrica è il fastidio ed il dolore; se l’ernia è particolarmente grande può insorgere anche una sintomatologia subocclusiva a carico dell’intestino. In alcuni casi tende a dare sintomi di incarceramento e di strozzamento, evento associato ad irriducibilità dell’ernia dentro la parete addominale e da dolore, accompagnato da nausea e vomito persistente. Lo strozzamento necessita di visita medica sollecita e di intervento chirurgico se non si riesce a ridurre l’ernia.

    La cura è solitamente chirurgica, attraverso una piccola incisione cutanea e la chiusura del difetto erniario. Il chirurgo può decidere di utilizzare una protesi in materiale plastico biocompatibile per ridurre il rischio di recidiva erniaria dopo l’intervento.

    Intervento

    L’intervento può essere eseguito in anestesia locale se l’ernia è piccola, in anestesia spinale o anestesia generale se l’ernia è più grande o nei casi complicati. Talvolta si usano delle reti in materiale plastico biocompatibile  con l’intento di ridurre il rischio di recidiva.

    La ripresa dell’attività  lavorativa è rapida: sono sufficienti quindici – venti giorni di relativo riposo dopo l’intervento per lavoro non pesante. Si consiglia comunque di indossare una fascia elastica al corpo per un mese dall’intervento per facilitare la guarigione dei tessuti profondi.

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