La chirurgia erniaria ha fatto molti progressi negli ultimi anni, permettendo di ridurre in modo considerevole il tempo medio di permanenza in ospedale.
Il miglioramento è legato sia alla tecnica chirurgica, sia al tipo di anestesia, sia alle migliorate condizioni sanitarie generali ed a motivi culturali.
La tecnica di riparazione delle ernie con materiale protesico ha permesso di ridurre i tempi dell’intervento chirurgico, di ridurre lo stimolo doloroso dopo l’intervento, e di ridurre la percentuale di recidive erniarie a distanza dopo l’intervento. L’utilizzo del materiale protesico, infatti, permette di chiudere il percorso di uscita dell’ernia senza stirare i tessuti del paziente: questo accorgimento consente di avere solo un dolore da taglio e non da stiramento, che invece è molto più duraturo e continuo.
Ricovero
Il regime di ricovero più frequentemente usato per la riparazione dell’ernia inguinale è il DAY-SURGERY, un ricovero che si protrae per alcune ore, in genere dalla mattina dell’intervento al primo pomeriggio; talvolta può essere necessario un pernottamento fino al giorno successivo all’intervento, nei casi più avanzati e tecnicamente difficili.
La tecnica laparoscopica può richiedere un ricovero con pernottamento o un ricovero saltuariamente più lungo.
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